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La resurrezione di “Susanin”
Nel contesto dei festeggiamenti per il “Giubileo dei Romanov”, avrà luogo un evento musicale unico: la rinascita di una straordinaria opera russa del compositore veneziano Catterino Cavos, che ebbe il suo battesimo scenico nel 1815 presso il Teatro Malyj di San Pietroburgo, vent’anni prima che Glinka componesse la sua opera “Una vita per lo zar”. L’epica del contadino russo, che sacrificò la propria vita per la nascita della nuova dinastia regnante russa, appare quanto mai importante nell’anno del quarto centenario dall’elezione a zar di Michail Fedorovič Romanov e dalla fine dei Torbidi in Russia. Un’impresa che diede inizio a un’era nuova della storia russa. Dopo 160 anni di oblio, saremo i primi a riascoltare un monumento unico nella storia della musica, preludio a una originale tendenza dell’opera eroica russa che ha avuto i suoi continuatori in Glinka, Musorgskij, Rimskij-Korsakov, Borodin… L’idea di resuscitare l’opera e riportarla sulle scene appartiene a Ivan e Julija Glazunov. Col finanziamento della Fondazione di San Basilio il Grande, nella persona di Konstantin Malofeev, e con la collaborazione del famoso compositore Georgij Dmitriev, che ha provveduto all’opera una nuova orchestrazione e redazione, nell’anno del giubileo è prevista l’uscita di un’incisione dell’opera in CD e si lavora alacremente sulla futura messinscena. Il progetto è condotto sotto la direzione degli artisti emeriti di Russia Ivan Glazunov e Petr Dmitriev e della regista Julija Glazunova.

Giubileo dei Romanov
Sono trascorsi 400 anni dall’inizio dell’era Romanov nella storia russa. Un periodo durante il quale ha preso forma un’immagine della Russia a noi oltremodo cara, e ogni giorno che passa più necessaria. Ancor più necessari sono oggi per noi l’oro splendente delle antiche icone e l’oro ormai spento degli antichi costumi, la penetrante vastità e le interminabili prospettive azzurreggianti del paesaggio russo, la memoria dei sovrani dai quali venne plasmata tale immagine della patria, che noi oggi cerchiamo di SALVARE E PROTEGGERE… A tutto ciò, noi diamo il nome di retaggio; senza alcun dubbio, questa è la storia di ogni famiglia e di ognuno di noi… (c) Ivan Glazunov, artista emerito di Russia, membro corrispondente dell’Accademia russa di Belle Arti, direttore artistico del progetto “Giubileo dei Romanov”

Nuovi articoli:


Ivan Glazunov: salvare e proteggere

Autore:
Nell’ambito del programma di sostegno allo sviluppo delle tendenze più dinamiche dell’arte figurativa russa, denominato “Classici contemporanei”, la Galleria d’arte della regione di Vòlogda presenta un nuovo, importante progetto espositivo: “Salva e proteggi”. Per tutta l’estate, presso la Sala centrale per le esposizioni in piazza del Cremlino, verranno esposti in mostra quadri, opere di arte sacra contemporanea e la collezione di arte popolare di Ivàn Glazunòv, accademico dell’Accademia di Belle Arti e professore dell’Accademia di Pittura, Scultura e Architettura.

L'elogio della pittura

Autore:
Enzo Di Martino
È ormai evidente che l’arte contemporanea ha perduto la “centralità” di un tempo, quando essa rappresentava le grandi storie civili e religiose e dava volti credibili ai loro protagonisti. E volge adesso la sua ricerca, nello stesso momento, verso molteplici direzioni, utilizza modi, mezzi e materiali nuovi ed inusuali, rivela diversi e contraddittori versanti formali, percorre numerosi e perfino disturbanti sentieri espressivi.

Bagliori dell'eternità

Autore:
Prof. Viktorija Ukolova
Ci sono artisti che hanno il dono di sentire ed esprimere a fondo l’anima del proprio popolo. In questo senso, si può affermare che Ivàn Glazunòv è un artista “russo” nel pieno significato del termine. Nel suo lavoro, ciò che sorprende sono due caratteristiche ormai quasi scomparse nell’arte contemporanea: l’onestà e un trepido atteggiamento verso la vita.